Sono nata nel '60 in Moldova. Mi sono laureata all'Accademia Ion Creanga in disegno e grafica.
Negli anni '90 ho lavorato presso il teatro Eugene Ionesco a Chisinau come grafico/pittore pubblicitario. Il mio compito era quello di creare le locandine per gli spettacoli. Dovevo creare e collocare all'ingresso nel teatro un'opera di grande dimensioni che doveva svolgere due compiti principali: attirare l'attenzione delle persone che passavano davanti al teatro e descrivere con un'immagine l'opera teatrale che doveva andare in scena. In quel periodo della mia vita ho sviluppato uno stile artistico personale, che partiva proprio dalle esigenze tecniche e formali che richiedeva una locandina teatrale di quel tipo e che è diventato il linguaggio attraverso il quale esprimo le mie idee, i concetti e le emozioni che voglio trasmettere allo spettattore oppure le riflessioni che voglio indurre a fare al pubblico.
Il mio stile potrebbe essere definito astratto-figurativo ed in alcuni casi astrattismo geometrico. La mia però non è un'astrazione pura perché tendo a inserire nella maggior parte dei miei quadri alcuni vaghi accenni figurativi e cioè pochi elementi che in qualche modo ricordano oggetti del mondo reale. In questo modo cerco di dare degli indizi allo spettattore per la lettura del quadro ma non è mia intenzione fargli capire esattamente quello che volevo esprimere bensì aiutarlo ad iniziare una ricerca del significato che in definitiva può risultare leggermente o totalmente diverso dal significato originale. Un elemento principale nei miei lavori sono le forme geometriche. Trovo che le forme geometriche siano degli elementi che fanno parte sia del mondo figurativo che di quello astratto. Oltre a questo, se sono bidimensionali ti aiutano a creare ed equilibrare la composizione mentre se hanno volume ti aiutano a creare spazialità. E poi, in un certo senso, nascondono un qualche cosa di mistico come se ricordassero la realtà di un mondo pararalello non visibile ai nostri occhi.
